Esoscheletro: un dispositivo a supporto della classe operaia

Esoscheletro Comau

Fonte: industriaitaliana.it

Le ultime novità sull'uso in fabbrica di questi dispositivi, che sostengono la muscolatura e la tenuta delle ossa, alleviando gli sforzi dell'operatore.

Le aziende manifatturiere per incrementare l’efficienza e diminuire la fatica degli operai potrebbero adottare gli esoscheletri. Allo stato, sono disponibili per lo più quelli “passivi”: e cioè strumenti di supporto indossabili e dotati di molle ed elastici, in grado di sostenere la muscolatura e la tenuta delle ossa e di alleviare gli sforzi fino al 30%. Sono apparati leggeri, confortevoli e personalizzabili, e consentono grande libertà di movimento.

Dal punto di vista industriale, presentano tre importanti vantaggi per le imprese: costano poco; facilitano lavorazioni sulla linea di assemblaggio che, pur essendo faticose e ripetitive, non possono essere svolte dai robot; e vengono incontro ad un fenomeno che in Italia è molto evidente, e cioè il progressivo invecchiamento della popolazione di fabbrica, che produce un calo di rendimento.

Per ora, di esoscheletri ne sono stati venduti pochi: 7mila, nel 2018, a livello globale. Ma, Covid-19 a parte, il trend è in crescita, tanto che secondo ABI Research il potenziale di richiesta sarebbe pari a 60mila unità. Inoltre, questi device hanno già messo piede negli stabilimenti dei colossi dell’automotive, come FcaGeneral Motors e Volkswagen. E non in casi isolati, ma in progetti che hanno coinvolto centinaia di persone e i cui risultati saranno descritti a breve.

Per leggere l'articolo completo clicca sul seguente link: La classe operaia va in paradiso: con l'esoscheletro 

 

Tags: Automotive & Transport, Operational Excellence, Innovazione

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